domenica 26 dicembre 2010

errori interessanti

ottimo, credo che gli errori interessanti siano un perfetto punto di partenza per lavorare in classe: capire dove si è persa l'informazione, cosa l'ha distorta, dove siamo andati troppo veloci, che passaggio abbiamo saltato, cosa ci è sembrato ovvio.
L'errore interessante di uno probabilmente lo è anche di altri, o lo sarà , se correggiamo il processo portiamo a casa un risultato.
L'errore interessante poi, se è di procedura e di metodo ( e spesso lo è..)si ripresenta anche in altri ambiti:lavorarci sopra porta vantaggi trasversali.
Senza contare che ai ragazzi piace vedere che cerchiamo davvero di capire perchè sbagliano, che cerchiamo di correggere anche il nostro lavoro e non pensiamo solo, sempre che dipenda da loro ogni insuccesso.
r

sabato 18 dicembre 2010

pausa neve e riflessioni sulle relazioni di laboratorio

Bloccati dalla neve, almeno ho corretto con calma i pacchi di relazioni che mi angustiavano un po'. Le relazioni descrittive delle esperienze di laboratorio fatte ... sono un dramma, più per l'insegnante che le corregge che per gli studenti, su cui vedi svanire il sorriso dal viso quando si rendono conto che "andare in laboratorio" non significa "non fare lezione e giocare per 1 ora al piccolo chimico". L'esperienza infatti va descritta, in maniera chiara e logica. Il dramma inizia quando inizi a correggere sia "cosa" che "come" hanno scritto. E non parlo solo del lessico usato. In questi due giorni di blocco forzato se non altro le correzioni fatte "con calma" mi hanno permesso di riflettere sugli errori che vedo, scritti, che posso quindi individuare, conservare, e utilizzare per ritarare e riprogrammare le lezioni. A parte i soliti che non hanno ascoltato, non hanno studiato, non si sono impegnati a sufficienza ... gli errori "interessanti" sono quelli di chi ha frainteso o ha catalogato in modo errato l'informazione ricevuta.

giovedì 25 novembre 2010

come iniziare

Periodo di consigli di classe, uno dei rari momenti in cui ci si guarda tutti in faccia confrontandosi e discutendo strategie. Per quanto riguarda le competenze, in una prima scientifico abbiamo pensato di agire in questo modo (proposta lanciata dal prof. Cristian Montanari)
- fase 1: fare descrivere (in forma scritta) ai ragazzi come "studiano" (dovrei dire si approcciano?) le varie discipline e quali difficoltà incontrano
- fase 2: le descrizioni di cui sopra, individuali e firmate, vengono confrontate tra gli alunni della classe, che possono a loro volta fare proposte ai compagni (consigliando quale strategia è più efficacie e quale invece da scartare/modificare)
- fase 3: divisi in gruppi per aree tematiche, i ragazzi dovrebbero elaborare un documento tipo "manuale per imparare a studiare"
- fase 4: sulla base delle indicazioni condivise, vengono proposti approfondimenti, nelle diverse discipline, da relazionare in classe.
E' solo una idea abbozzata e non so se son stata chiara.
Qualsiasi suggerimento/commento/critica COSTRUTTIVA è sempre bene accetta.
Vi terrò informati su eventuali sviluppi
Simona

Bologna, 23 Novembre 2010

Seminario regionale sulla certificazione delle competenze nel NOS.

Cosa ho portato a casa:
- un richiamo (ulteriore..) all'attenzione alle competenze sociali: saper collaborare, saper spiegare, saper imparare dagli altri, progettare con gli altri, relazionare, presentare, argomentare..ma queste competenze si imparano, si mettono in campo, si esercitano solo lavorando NON sempre in modo individuale.
- un richiamo (ulteriore..) al monitoraggio europeo che ha evidenziato un generalizzato calo nelle competenze di lettura e scrittura , cruciali per la vita del cittadino europeo..
- la conferma , con Pellerey, che la COMPETENZa è latente, la possiamo solo inferire a partire da indictori, non è un giudizio assoluto ma transitorio e che è meglio una descrizione di un rubric..

...più che altro conferme, che non fanno mai male
r

lunedì 1 novembre 2010

per iniziare...

questo periodo, dopo i primi compiti e le prime interrogazioni , credo sia perfetto per la riflessione e l'assestamento... in fondo è il cambiamento che rende la nostra professione una sfida sempre aperta... così cerco di interpretare al meglio Gandhi, che diceva:
"be the change you wish to see in the world"
(sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo)

ps la prossima volta capirò anche come e dove allegare

venerdì 29 ottobre 2010

una bacheca per noi

Ciao a tutti,
questo è il blog del Serpieri per tutto ciò che riguarda il NOS: incontri, appunti, dubbi, sbadigli, idee, confronti.
Seguitelo, compulsatelo, arricchitelo, e che la forza sia con voi.

Cinziasimonaritariccardo.